La Piramide di Tirana è oggi l’attrazione più speciale di Tirana, che ora può essere definita il simbolo della controversa storia dell’Albania. La piramide fu eretta come mausoleo dell’ex dittatore Enver Hoxha con sua figlia Pranvera e suo marito Klement Kolaneci come architetti. Struttura a forma di piramide o, se vista da lontano, a forma di aquila con le ali aperte, che si trova al centro del viale principale della città, vicino alla Presidenza del Consiglio. La piramide, dopo aver vissuto tanta storia, dal museo di Enver Hoxha, al Centro Fieristico, teatro, centro culturale, bar e discoteca, studio televisivo negli ultimi dieci anni era quasi sull’orlo del degrado e inutilizzabile. Più volte nel parlamento albanese ci sono stati forti dibattiti sull’opportunità di distruggerlo o meno, in quanto una parte dei perseguitati dal regime di Enver Hoxha lo ha definito un simbolo del comunismo che dovrebbe essere completamente distrutto. Ma la sua distruzione è stata fermata anche dalle numerose proteste dei cittadini che non vogliono che venga distrutta alcuna storia della città. Lasciata in uno stato di rovina, la Piramide fu affidata per la costruzione all’AADF che incaricò lo studio di fama mondiale MVRD. Ora la Piramide ha mantenuto la sua base, ma è diventata più moderna e con tante piccole scatole colorate sparse qua e là si è trasformata in uno spazio di intrattenimento per la comunità. Oggi la piramide viene utilizzata per conferenze, laboratori di studio, centri tecnologici come Tumo, ma anche centri di intrattenimento, bar e ristoranti. Le scale danno al pubblico l’opportunità di possedere il monumento, cioè di salire sul simbolo del dittatore, oltre che di guardare la città con un occhio nuovo. Dopo essere saliti in cima alla piramide, una speciale piattaforma permette di godere di un panorama completo della città.